Per un approccio moderno e funzionale nei confronti di sovrappeso e obesità, è indispensabile conoscere la composizione corporea, infatti il peso corporeo è la risultante della somma della massa grassa, dei muscoli, delle ossa e dell'acqua, e le variazioni di peso possono verificarsi sia per variazioni del comparto fluido (l'acqua totale e la sua distribuzione dentro e fuori le cellule) che per variazioni di quello solido (grasso o muscoli).
La bioimpedenziometria è una metodica utilizzata per la determinazione della composizione corporea (massa grassa, massa magra, acqua totale).
E’ un esame di tipo bioelettrico che misurando la resistenza e la reattanza che incontra una debole corrente che attraversa il corpo umano, consente di stabilire, con opportune formule, la composizione corporea e valutare lo stato nutrizionale.
Un organismo che funziona bene ha una buona idratazione, una massa muscolare ben rappresentata e un tessuto adiposo entro una certa percentuale.
La tecnica bioimpedenziometrica è fondamentale nella stesura di un adeguato profilo alimentare personalizzato, infatti il calcolo, seppure indiretto del metabolismo basale consente di valutare meglio il dispendio calorico giornaliero.
Inoltre, la possibilità di valutare la percentuale di tessuto adiposo presente nell’organismo prima di iniziare un programma di dimagrimento, permette di dimostrare con valutazioni periodiche, come il regime alimentare intrapreso stia effettivamente facendo perdere tessuto adiposo, e non altri tessuti.
Molto importante è anche la possibilità verificare l'acqua totale e quella nei compartimenti intra- ed extracellulari, valutando l’equilibrio idrico, ed eventuali stati di ritenzione idrica.
L'andamento del peso è fortemente influenzato dalla quantità di acqua, che non è costante e giornalmente può variare di molto, un calo ponderale, quando avviene in tempi molto brevi, non è sinonimo di diminuzione di grasso, ma è solo conseguenza di una variazione dello stato d’idratazione dell’organismo.
Regimi alimentari incontrollati e scarsamente equilibrati dal punto di vista nutrizionale, comportano rapide variazioni dell’acqua corporea, oltre che della massa proteica, comportando una riduzione ponderale, ma senza riduzioni della massa grassa.
Il protocollo di esecuzione del test prevede che il soggetto si sdrai supino. A questo punto saranno collocati quattro elettrodi, due sulla mano e due sul piede e, attivando il macchinario, si avrà una misurazione basata sul principio che i tessuti biologici si comportano come conduttori, semiconduttori o isolanti.
Le soluzioni elettrolitiche intra- ed extracellulari dei tessuti magri sono ottimi conduttori, mentre osso e grasso sono isolanti, e non sono attraversati dalle correnti.
Quando s'infonde nel corpo una corrente, questa lo attraversa più facilmente se contiene molti fluidi corporei, mentre quando incontra la massa cellulare incontra più resistenza.
Le cellule, inoltre, funzionano come dei condensatori per cui producono una capacitanza.
Avremo così che una corrente di bassa frequenza applicata ad un tessuto passa prevalentemente attraverso i fluidi extracellulari (perché, alle basse frequenze, l'impedenza delle membrane cellulari è molto elevata), mentre con frequenze più elevate la corrente attraversa tutti i fluidi, extra ed intracellulari (le frequenze più elevate forniscono informazioni sull'acqua intracellulare).
Come anticipato, il tessuto grasso è un cattivo conduttore, ne consegue che l'impedenza corporea dipende quasi completamente dalla massa magra.
In tal modo si è in grado di capire se un soggetto è in una condizione di reale sottopeso, normopeso, sovrappeso o di obesità. Affinché la stima della composizione corporea sia il più possibile precisa ed attendibile, il soggetto deve osservare alcune norme:
UN REGIME ALIMENTARE PERSONALIZZATO E' EFFETTIVAMENTE EFFICACE, E CONTEMPORANEAMENTE RISPETTOSO DELLA SALUTE DELLA PERSONA, SE IL PESO PERSO E' LA CONSEGUENZA DELLA PERDITA DELLA SOLA MASSA GRASSA.